Con il viaggio la psicologia condivide per costituzione i due ingredienti principali: la curiosità che spinge alla conoscenza e il desiderio di trasformazione. Cambiare significa avere un sogno, un movente, un orizzonte a cui tendere, qualcosa da lasciare, e significa darsi il giusto tempo, saper leggere la mappa di partenza, mettere nel bagaglio le risorse a disposizione, scegliere il passo. Anche se il punto di arrivo si chiarisce nel percorso, quello che genera conoscenza e produce un mutamento autentico passa necessariamente attraverso l’universo emotivo.
In un'epoca ancora relativamente recente, la disgiunzione vero/falso trovava il suo fondamento nell'autorevolezza delle fonti, e sistemi di garanzia istituiti permettevano ai fruitori dell'informazione quanto meno di stimare la loro attendibilità, e dunque il grado di certezza o di verosimiglianza attribuibile a una notizia, a un'opinione, a un'interpretazione.
Lo sviluppo accelerato dei media elettronici, già dalla fine degli anni 1970 e poi sempre più velocemente con il trascorrere del tempo, aveva iniziato a decostruire e mettere in crisi quei sistemi di garanzia, e sempre più si imponeva nei processi di comunicazione sociale una "verità televisiva" che sovrastava quella legata alla diffusione tradizionale attraverso l'editoria cartacea, incommensurabilmente inferiore sul piano della "potenza di fuoco". In questa competizione per il primato dell'informazione è ormai entrato in modo prepotente, nel volgere di pochi anni, il web, con la sua carica imponente e irreversibile di informazione policentrica, capace di far saltare in modo definitivo tutti i sistemi di garanzia residuali, per certi versi lo stesso sistema televisivo che oggi, per altro, tende ad assorbire entro di sé.
Hanno ancora un senso pragmatico, sono ancora utilizzabili le categorie logiche, semiotiche, politiche, psicosociali di vero/falso, informazione/disinformazione, fatti o eventi vs opinioni, vissuti, interpretazioni? Di certo il brusìo incessante di una informazione polverizzata, onnipresente, caotica e al tempo stesso ad accesso pilotato da gestori centralizzati le cui strategie sono dettate esclusivamente da regole di mercato, ci obbliga a rivedere alcune certezze confortanti del passato, e a chiederci come orientarci, oggi e a maggior ragione in un futuro prossimo, entro il sovraccarico di dati la cui rilevanza non ha più i riferimenti culturali rassicuranti delle forme di conoscenza che stiamo perdendo.
Ingresso libero, fino ad esaurimento posti.
L’arredamento curato e di matrice vintage del teatro contribuisce a creare un’atmosfera speciale, che si può continuare ad assaporare fermandosi per un aperitivo o una cena a L’Ambretta. Non solo teatro in questo spazio culturale, che propone anche musica, danza, cinema, hostaria, libreria, galleria d’arte.
Quando nel 1478 il mercato del Campidoglio venne spostato a piazza Navona, investendo, così, tutta la zona circostante, Campo de' Fiori divenne sede di un fiorente mercato dei cavalli che si teneva due volte la settimana, e nei dintorni della piazza sorsero molti alberghi, locande e botteghe di artigiani.
Il Centrale Preneste Teatro viene fondato nel febbraio 2010, inaugurando un nuovo filone di sperimentazione nell’ambito della produzione teatrale della cooperativa Ruotalibera. Una storia che parte da lontano e che parla di un’eccellenza entro lo scenario culturale romano e nazionale.
Incastonata al centro di una pianura verdeggiante, alle pendici del Monte Terminillo, Rieti si fregia di un paesaggio idilliaco che si affaccia sulla Piana Reatina. Ricchissima di acqua, la vista del reatino si mostra come una distesa verde costellata di specchi d’acqua argentei, che in un tempo lontano costituivano l’unico grande Lacus Velinus.
Polo di riferimento dell’arte contemporanea pubblica a Roma, il MACRO punta ad ampliare ed arricchire la propria offerta, conservando la propria identità cittadina e rafforzando il coinvolgimento e il rapporto con la comunità, in tutti i suoi settori artistici, culturali e intellettuali.
Tra le mura di un gioiello architettonico degli anni ’30, prende vita una delle realtà culturali più ferventi e attive della capitale. Artisti emergenti e nomi affermati si alternano nel palinsesto del Teatro, la cui proposta culturale spazia tra concerti, reading, mostre, proiezioni cinematografiche, rappresentazioni teatrali.
Dopo la demolizione della chiesa di Sant'Apollonia, i locali del monastero lì situato furono destinati ad abitazioni, mentre al pianterreno si insediò un teatro, sul palcoscenico del quale recitarono alcuni dei più grandi interpreti del teatro italiano di fine '800 e inizi '900, come Leopoldo Fregoli ed Ettore Petrolini.
Centro teatrale e culturale capace di instaurare un rapporto profondo con i cittadini della zona e più in generale con la città, il Teatro Marconi ha l’ambizione di diventare un luogo d’intrattenimento e d’incontro con personaggi noti e giovani compagnie, svolgendo contemporaneamente un’intensa attività di formazione attraverso la Scuola di Teatro e di Danza, i laboratori, workshop e stages per bambini, adolescenti e adulti.
Villa Doria Pamphilj è una residenza storica che comprende il più grande parco pubblico urbano di Roma, situata appena fuori dalle mura nel quartiere Gianicolense, sulle propaggini occidentali del Gianicolo, compresa tra via Aurelia Antica e via Vitellia.