Rieti è tradizionalmente considerata il punto centrale dello Stivale, tanto da essere definita “l’Ombelico d’Italia” e ha uno dei centri storici più deliziosi d'Italia per la sua semplicità e bellezza. Splendidamente conservato, ricco di monumenti e scorci panoramici che sorprendono il visitatore intento ad contemplarne i vicoli, la piazza ed i bei palazzi medioevali.
Incastonata al centro di una pianura verdeggiante, alle pendici del Monte Terminillo, Rieti si fregia di un paesaggio idilliaco che si affaccia sulla Piana Reatina.
Ricchissima di acqua, la vista del reatino si mostra come una distesa verde costellata di specchi d’acqua argentei, che in un tempo lontano costituivano l’unico grande Lacus Velinus, successivamente bonificato in epoca romana, oggi ne restano piccoli frammenti incantevoli come il Lago di Pediluco, quello di Ventina, quello Lungo e di Ripasottile.
Cosa significa abitare un territorio? Come avviene e come si tratta l’incontro con l’inatteso entro i propri contesti di riferimento? Cosa succede quando il proprio territorio è disorientato e ferito da un evento critico come il terremoto? Il rapporto tra cittadini e territorio non è regolato unicamente da fattori strutturali del territorio o dall'accessibilità dei servizi, ma anche dai significati condivisi, emozionali e prevalentemente inconsci, con cui i cittadini si rappresentano tanto lo spazio urbano e il tessuto relazionale ivi contenuto, quanto le domande di servizi e le modalità di loro fruizione.