La piazza prende il nome dalla omonima chiesa di Sant'Apollonia (1582) che un tempo qui era situata e che fu abbattuta nell'Ottocento. La tradizione vuole che i locali del severo monastero di terziarie francescane abbiano ospitato sia la Fornarina di Raffaello, rifugiatasi qui dopo la scomparsa del suo grande amore, sia Lorenza Feliciani, moglie di Cagliostro, quando questi fu rinchiuso nella fortezza di Castel S.Angelo.
Nell'Ottocento, dopo la demolizione della chiesa di Sant'Apollonia, i locali del monastero furono destinati ad abitazioni, mentre al pianterreno si insediò un teatro, sul palcoscenico del quale recitarono alcuni dei più grandi interpreti del teatro italiano di fine '800 e inizi '900, come Leopoldo Fregoli ed Ettore Petrolini. Nel 1910 il teatro divenne prima cinematografo con il nome di "Amor", poi ospitò un locale notturno, ma a metà degli anni '60 tornò ad essere teatro con il nome di "Teatro Belli". Da allora il teatro si è affermato come uno dei teatri "storici" dell'avanguardia teatrale italiana, ospitando grandi artisti come Flavio Bucci, Sergio Castellitto, Mario Scaccia e Dario Fo.
Musica, lettere da recapitare, rose, sorprese e giochi in piazza. Questi saranno gli ingredienti per mettere in scena l’amore come rischio di felicità. Esperienza emozionale fondativa e multiforme, spazio dell’incontro tra sé e l’altro, e anche territorio dei più profondi conflitti dell’esistenza