Campo de' Fiori deve il suo nome ai molteplici fiori che un tempo ornavano la piazza, chiusa da un lato da una fila di palazzetti appartenenti alla famiglia Orsini e dall'altro digradante verso il Tevere. Quando nel 1478 il mercato del Campidoglio venne spostato a piazza Navona, investendo, così, tutta la zona circostante, Campo de' Fiori divenne sede di un fiorente mercato dei cavalli che si teneva due volte la settimana, e nei dintorni della piazza sorsero molti alberghi, locande e botteghe di artigiani. La piazza divenne il centro di varie attività sia commerciali sia culturali.
In Campo de' Fiori avevano luogo le esecuzioni capitali. Il 17 febbraio 1600 vi fu arso vivo il filosofo e frate domenicano Giordano Bruno, accusato di eresia. Nel 1876 si costituì un comitato di studenti universitari allo scopo di promuovere in ricordo del filosofo la realizzazione di un monumento bronzeo sul luogo stesso del rogo e, nonostante la forte ostilità del mondo ecclesiastico, il monumento, opera dallo scultore Ettore Ferrari, venne inaugurato il 9 giugno 1889.
Dal 1869 la piazza è sede di un vivace e pittoresco mercato, la cui atmosfera popolare è ben resa dal noto film Campo de' fiori del 1943, con Anna Magnani e Aldo Fabrizi.
Attualmente è uno dei ritrovi notturni preferiti dai giovani, sia italiani sia stranieri, grazie alla presenza di molti locali e pub.
Musica, lettere da recapitare, rose, sorprese e giochi in piazza. Questi saranno gli ingredienti per mettere in scena l’amore come rischio di felicità. Esperienza emozionale fondativa e multiforme, spazio dell’incontro tra sé e l’altro, e anche territorio dei più profondi conflitti dell’esistenza