Con il viaggio la psicologia condivide per costituzione i due ingredienti principali: la curiosità che spinge alla conoscenza e il desiderio di trasformazione. Cambiare significa avere un sogno, un movente, un orizzonte a cui tendere, qualcosa da lasciare, e significa darsi il giusto tempo, saper leggere la mappa di partenza, mettere nel bagaglio le risorse a disposizione, scegliere il passo. Anche se il punto di arrivo si chiarisce nel percorso, quello che genera conoscenza e produce un mutamento autentico passa necessariamente attraverso l’universo emotivo.
“Se non ricordi che Amore t’abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai amato”
(William Shakespeare, Come vi piace)
Musica, lettere da recapitare, rose, sorprese e giochi in piazza. Questi saranno gli ingredienti per mettere in scena l’amore come rischio di felicità. Esperienza emozionale fondativa e multiforme, spazio dell’incontro tra sé e l’altro, e anche territorio dei più profondi conflitti dell’esistenza. Qui sarà presentata nella sua dimensione corale, che rende onore all’universalità dell’archetipo, e in quella personale, con spunti per declinare l’esperienza proposta nel proprio vissuto individuale. Tra le strade, nelle piazze, giocando.
D’amore, poi, ne hanno parlato e scritto poeti, romanzieri, artisti, cineasti, personalità illustri del mondo dell’arte e della scienza. Amore romantico, sensuale, fraterno o filiale, amori contrastati, impossibili, negati, amore per sé stessi o per l’altro.
Il Socioplay, condotto da Ottavio Rosati, che ha avuto luogo il 26 e 28 maggio si conclude domenica 18 giugno alle ore 11:00 con un incontro presso la sede dell’Ordine degli Psicologi del Lazio (via del Conservatorio 91, Roma).
La parte iniziale del socioplay ha previsto la distribuzione di lettere che i partecipanti al gioco hanno consegnato a una persona sconosciuta, invitata a rispondere alla domanda posta dai partecipanti stessi.
Domenica 18 leggeremo e commenteremo l'incontro psicodrammatico avvenuto attraverso le lettere. È prevista anche una sorpresa relativa ad un grande regista italiano che si è sempre occupato di eros.
domenica 18 giugno alle ore 11:00
L’arredamento curato e di matrice vintage del teatro contribuisce a creare un’atmosfera speciale, che si può continuare ad assaporare fermandosi per un aperitivo o una cena a L’Ambretta. Non solo teatro in questo spazio culturale, che propone anche musica, danza, cinema, hostaria, libreria, galleria d’arte.
Quando nel 1478 il mercato del Campidoglio venne spostato a piazza Navona, investendo, così, tutta la zona circostante, Campo de' Fiori divenne sede di un fiorente mercato dei cavalli che si teneva due volte la settimana, e nei dintorni della piazza sorsero molti alberghi, locande e botteghe di artigiani.
Il Centrale Preneste Teatro viene fondato nel febbraio 2010, inaugurando un nuovo filone di sperimentazione nell’ambito della produzione teatrale della cooperativa Ruotalibera. Una storia che parte da lontano e che parla di un’eccellenza entro lo scenario culturale romano e nazionale.
Incastonata al centro di una pianura verdeggiante, alle pendici del Monte Terminillo, Rieti si fregia di un paesaggio idilliaco che si affaccia sulla Piana Reatina. Ricchissima di acqua, la vista del reatino si mostra come una distesa verde costellata di specchi d’acqua argentei, che in un tempo lontano costituivano l’unico grande Lacus Velinus.
Polo di riferimento dell’arte contemporanea pubblica a Roma, il MACRO punta ad ampliare ed arricchire la propria offerta, conservando la propria identità cittadina e rafforzando il coinvolgimento e il rapporto con la comunità, in tutti i suoi settori artistici, culturali e intellettuali.
Tra le mura di un gioiello architettonico degli anni ’30, prende vita una delle realtà culturali più ferventi e attive della capitale. Artisti emergenti e nomi affermati si alternano nel palinsesto del Teatro, la cui proposta culturale spazia tra concerti, reading, mostre, proiezioni cinematografiche, rappresentazioni teatrali.
Dopo la demolizione della chiesa di Sant'Apollonia, i locali del monastero lì situato furono destinati ad abitazioni, mentre al pianterreno si insediò un teatro, sul palcoscenico del quale recitarono alcuni dei più grandi interpreti del teatro italiano di fine '800 e inizi '900, come Leopoldo Fregoli ed Ettore Petrolini.
Centro teatrale e culturale capace di instaurare un rapporto profondo con i cittadini della zona e più in generale con la città, il Teatro Marconi ha l’ambizione di diventare un luogo d’intrattenimento e d’incontro con personaggi noti e giovani compagnie, svolgendo contemporaneamente un’intensa attività di formazione attraverso la Scuola di Teatro e di Danza, i laboratori, workshop e stages per bambini, adolescenti e adulti.
Villa Doria Pamphilj è una residenza storica che comprende il più grande parco pubblico urbano di Roma, situata appena fuori dalle mura nel quartiere Gianicolense, sulle propaggini occidentali del Gianicolo, compresa tra via Aurelia Antica e via Vitellia.