Piera degli Esposti ha scritto un capitolo importante della storia del teatro e del cinema del nostro Paese, come attrice in primo luogo, ma anche come autrice.
Corpo e voce sempre al lavoro, al punto che il critico Sergio Colomba ha parlato di “sorellanza” con Carmelo Bene, Piera Degli Esposti è da sempre un’artista innovativa, anticonformista e spregiudicata.
Nella sua ricerca ha scardinato le convenzioni del teatro, annusando e attraversando l’avanguardia.
Oggi si considera un antidiva, non soffre della sindrome di Eva contro Eva e parlando di uno dei monologhi più scabrosi del teatro moderno, quello di Molly Bloom tratto dall’Ulisse di Joyce, che interpretò nel 1979 per la regia di Ida Bassignano, Piera ci dice: « Quel ruolo segnò la possibilità di essere me stessa in scena».
Oggi Piera Degli Esposti sogna di recitare nei panni di un Commissario, come Peter Falk e Horst Tappert.
Non a caso “maschio o femmina?" è la prima domanda che i futuri genitori si sentono fare nel momento in cui concepiscono una nuova vita. Da quel momento, ”essere uomini e essere donne” condizionerà ogni nostra azione, idea e relazione, progetto. La serata, vuole proporre un dibattito sulle differenze tra i ruoli, sui significati e le ambiguità delle differenze di genere presenti nella società attuale e sui possibili sviluppi per le giovani generazioni interrogandoci su quanto siamo realmente libere di svilupparci in base alle nostre inclinazioni oppure ancora vincolate da “schemi” agiti e vissuti in termini di mascolinità o femminilità.