Nella vita di tutti i giorni siamo abituati a non dare peso a determinati aspetti considerati ovvi e scontati, ma che in realtà costituiscono elementi fondamentali dell’esistenza dell’essere umano.
Tra questi, sicuramente, la diversità di genere è senza ombra di dubbio un tema fondamentale che accompagna il nostro essere al mondo prima ancora della nascita. Non a caso “maschio o femmina?" è la prima domanda che i futuri genitori si sentono fare nel momento in cui concepiscono una nuova vita.
Da quel momento, ”essere uomini e essere donne” condizionerà ogni nostra azione, idea e relazione, progetto.
Ma cosa significa essere “donna” oggi? È giusto parlare in termini di categorie? Siamo certi che gli schemi mentali che abbiamo costruito su “maschi e femmine” debbano prevalere sulle singolarità̀ delle persone? I confini stabiliti, per convenzione, tra l’universo maschile e femminile sono confini fissi?
La serata, vuole proporre un dibattito sulle differenze tra i ruoli, sui significati e le ambiguità delle differenze di genere presenti nella società attuale e sui possibili sviluppi per le giovani generazioni interrogandoci su quanto, nonostante le “quote rosa”, politiche di genere e processi di cambiamento, queste nuove generazioni siano realmente libere di svilupparsi in base alle loro inclinazioni oppure ancora vincolate da “schemi” agiti e vissuti in termini di mascolità o femminilità.
Grazie alla partecipazione degli ospiti sarà possibile prendere in esame i vari aspetti della stereotipizzazione dell’essere maschile e femminile dal punto di vista sociologico, professionale, mediatico e culturale e le possibili interferenze sull’identità personale e “professionale”, in particolare sull’immagine-stereotipo “maschi-femmina”, sull’identità di ruolo e di genere nel lavoro e sulla comprensione del mandato sociale.
Per l’intera serata, al dibattito, si alterneranno intermezzi tratti dallo spettacolo teatrale “Principesse e Sfumature” scritto e interpretato da Chiara Becchimanzi in cui viene vuole rappresentato, in chiave ironica, il contrasto che vive la donna di oggi: una donna colta, brillante, infaticabile e multitasking che “odia” le principesse ma che, da qualche parte, nascosto dentro di sé, forse ancora desidera esserlo, nonostante tutto!
Un dibattito aperto e vivace sulle incertezze e le contraddizioni che caratterizzano la società contemporanea.
Ingresso libero, fino ad esaurimento posti.