Studioso di Marx, Hegel ed Heidegger, Paolo Vinci si è occupato anche di filosofia contemporanea e in particolare del pensiero di Adorno e Benjamin.
Oltre a numerosi saggi, ha pubblicato: Soggetto e tempo. Heidegger interprete di Kant; "Coscienza infelice" e "anima bella". Commentario alla Fenomenologia dello Spirito di Hegel; Essere ed esperienza in Heidegger. Una fenomenologia possibile fra Hegel e Hölderlin; La forma filosofia in Marx.
Il filo conduttore di queste ricognizioni all'interno della contemporaneità nasce dall'intento di far interagire la reinterpretazione dei classici della storia della filosofia con una permanente attenzione soprattutto alle domande che emergono dalla più recente riflessione nel campo della filosofia pratica.
Nella loro radicale eterogeneità Hegel ed Heidegger vengono a costituire un terreno che proprio per le sue tensioni e aporie può offrire ancor oggi utili strumenti teorici per affrontare questioni inesauribili come quelle della libertà, della responsabilità, del riconoscimento dell'altro e della relazione intersoggettiva.
In un'epoca ancora relativamente recente, la disgiunzione vero/falso trovava il suo fondamento nell'autorevolezza delle fonti, e sistemi di garanzia istituiti permettevano ai fruitori dell'informazione quanto meno di stimare la loro attendibilità, e dunque il grado di certezza o di verosimiglianza attribuibile a una notizia, a un'opinione, a un'interpretazione. Hanno ancora un senso pragmatico, sono ancora utilizzabili le categorie logiche, semiotiche, politiche, psicosociali di vero/falso, informazione/disinformazione, fatti o eventi vs opinioni, vissuti, interpretazioni?