"Sono nato il 21 aprile… il compleanno di Roma.
E forse un motivo c’è. Da piccolo non ho mai pensato nemmeno una volta di fare l’attore.
Un giorno ho scoperto per caso che tutte quelle scene di vari film che mi erano rimaste impresse nella memoria, che mi avevano suggestionato, impaurito e affascinato fin da piccolo erano tutte di un unico regista: un tale Stanley Kubrick.
Il giorno dopo ho preparato un curriculum falso scrivendo di aver frequentato un importante corso di recitazione e di aver fatto alcune misteriose esperienze, ho fatto delle foto e cercato un’agenzia sulle pagine gialle per poter fare dei provini.
Ovviamente ho trovato il peggior agente di Roma che ha preso sul serio il curriculum falso e questo pazzo mi manda ad un provino per un’importante coproduzione francese.
Arrivo in ritardo di un’ora, come al solito, ma dopo tre provini mi viene affidato il primo ruolo: uno psicopatico di nome Olmo. E’ successo così…e poi è successo un pò di tutto, fino al mio primo film da regista: “Diciotto anni dopo” che mi ha regalato la candidatura ai Nastri d’Argento e al David di Donatello come miglior regista esordiente, e tanti premi in giro per il mondo.
Disordinato, notturno, ritardatario, gli stessi amici, le stesse canzoni… poi Kiewslosky, i Coen, Leone, Scola…Ettore Scola… soprattutto Ettore Scola.
Poi il cinema italiano che non viene distribuito, le compagnie di teatro amatoriale, chi sa raccontare una storia…poi Emergency, Basquiat, Pascarella, Belli, Tenco, Jarrett, Daniele Silvestri, Alì, Springsteen, Shakespeare, Barry Lindon, poi Proietti, Fabrizi, Brando e Mastroianni, ma soprattuto…”C’eravamo tanto amati”. Ma proprio tanto."
tratto dal sito www.edoardoleo.com
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