Questo testo è composto da mille caratteri, spazi inclusi: è lì che si abbandona la lettura sul web, se il testo non è scritto da Hemingway.
Chi oggi è in prima elementare si diplomerà nel 2030, sempre se vorrà leggere testi più lunghi di questo. O se le modalità di trasmissione della conoscenza terranno conto dell’utilizzo sempre più esteso del web e delle nuove tecnologie e dei suoi riflessi sui processi di apprendimento e sulla sua dimensione emotiva.
Restare in casa, poi, non è più sinonimo di studiare ora che è così semplice raggiungere - in qualsiasi momento e a qualsiasi latitudine - amici, familiari, colleghi.
La relazione tra connettività e felicità sociorelazionale, però, non è solo positiva: il web ospita anche fenomeni disadattivi nuovi, come il cyberbullismo, la dipendenza dai videogiochi o il fenomeno dello hikikomori.
Quali cambiamenti possiamo, quindi, prevedere sui modelli che regolano le relazioni o su quelli che regolano la significazione e la comprensione della realtà?
E quali sono gli indicatori per valutare la qualità della relazione tra il benessere degli adolescenti e l’utilizzo della tecnologia? Se non avete smesso di leggere al paragrafo precedente, ne parliamo insieme, ché tanto l’amicizia su Facebook non ve l’accettano.